martedì 23 agosto 2011

tremalzo

finalmente ce l'ho fatta!
nonostante la sorte avversa (i forfait di tutti i possibili compagni di viaggio, qualche inconveniente con la consegna dell'ordine decathlon e gli impegni x domenica, inizialmente data scelta per il giro) ieri, approfittando dell'ultimo giorno di ferie, con la moglie già al lavoro e la nonna a fare da babysitter, mi sono organizzato per una toccata e fuga sul tremalzo.
in programma il minimo sindacale: un giro in solitaria di una 40ina di km e 1200-1300mt di salita partendo da ledro (stando a una traccia gps trovata su internet), tanto per dire "ci sono stato".
partenza in auto alle 6am, dopo una notte passata a boccheggiare nell'afa di questi giorni.
viaggio leggero: al seguito solo bici e zaino (il mitico crivit del lidl, pagato 17 euri e rivelatosi eccellente).
il viaggio è molto scorrevole, sono a pieve di ledro verso le 8.
sosta al market: acquisto una brioche x la colazione e un panino per il pranzo, poi scarico bici, vestizione, ultime robe nello zainetto e via.
un po' di "dolce sù e giù" sulla ciclabile, una breve pausa per litigare con la nuova sacca idrica del deca (c'ho messo un po' per capire che ha 2 valvole... ma un minimo di istruzioni no?), poi, al termine della ciclabile, si comincia a fare sul serio: una cementata al 20-23% porta sulla strada verso il tremalzo.
fatta praticamente a freddo mi ha decisamente tagliato le gambe, e insieme alla scarsa abitudine allo zaino, che mi fa stare forse poco rilassato e mi provoca mal di schiena, mi fa pensare che avrei fatto parecchia fatica.
vabbè, salgo agile e costante, mi appresto a un piss-stop quando in lontantanza scorgo un omino che avevo visto giù al market.
posticipo la sosta e provo a raggiungerlo. si rivela un simpatico austriaco partito da torbole con cui ci facciamo in compagnia la salita fino al rifugio garda chiacchierando del più e del meno (in inglese lui e in "italiese" io)
giunti all'inizio della sterrata (che per la verità pensavo cominciasse prima!) ci salutiamo.
proseguo da solo. ora le gambe girano abbastanza bene e la schiena pare essersi "assestata".
pausa foto, un paio di pirla che percorrono la sterrata coi loro cavolo di suv (un mercedes e un volvo che mi spara pure un sasso contro i raggi!) e via, alla volta del gpm: la galleria quasi a quota 1800
la pendenza non è esagerata, ma c'è parecchia ghiaia anche grossa, e bisogna spingere un po' per non dover appoggiare i piedi.
pausa foto, si attraversa la galleria e ... si è obbligati a una nuova pausa per ammirare il panorama verso est. altre foto e comincio la discesa.
anche su questo versante c'è parecchia ghiaia, tanto da far fatica (almeno col mio scarso manico) a direzionare l'anteriore. scendo frenato dietro, e dopo ogni curva mi fermo estasiato: il panorama è sempre più bello!
peccato solo che ci sia molta foschia: il lago di garda sembra lochness! scendendo incontro un paio di quad, il pirla col volvo che scende a passo d'uomo, e alcuni bikers che salgono. percorrere la strada militare in salita non dev'essere semplicissimo, proprio per il fondo un po' infido... mi riprometto di provare!
la discesa è piuttosto lunga e richiede un po' di attenzione, perche non ha nessuna protezione laterale, ma percorrerla in questo senso dà la possibilità di godersi la vista stupenda su tremosine e il garda.
tra una foto e l'altra seguo la traccia gps: arrivo al passo nota, dove trovo bikers di ogni sorta (dal racer a testa bassa al turista tedesco).
poi passo bestana, bocca dei fortini, passo guil e qui inizio la discesa verso leano: inizialmente sterrata nel bosco, veramente suggestiva, poi, dopo aver raggiunto l'abitato, diventa cementata/lastricata/ghiaiata, ma con pendenze folli e poche curve! cerco di alternare l'uso dei freni x paura di cuocerli, e giungo infine a prè.
il giro sembrerebbe praticamente finito, ma il "defaticante" verso pieve di ledro presenta ancora un 200mt di salita non preventivati, con tanto di rampe cementate comodamente sopra il 20% di pendenza.
giunto a molina di ledro, la vista del lago è stupenda. lo circumnavigo da sud e nell'ultimo tratto sbaglio pure strada, "regalandomi" un altro paio di tornanti in salita sotto il sole a picco delle 13 prima di giungere in vista del campeggio.
due passi sulla spiagetta, poi mi accorgo che è piuttosto tardi: alla fine il mio garmin segna 48km e 1580mt di salita in 3h47' che tra una foto, una barretta e un piss-stop mi hanno fatto sforare di quasi 1h sulla tabella di marcia.
quindi abbandono l'idea di una pausa al lago (sono talmente accaldato che mi ci butterei dentro), mi reco alla macchina, carico la bici, mi cambio la maglia, infilo le infradito e parto con addosso ancora la salopette!
l'auto rimasta al sole è bollente, ma coi finestrini aperti qui ancora si respira.
breve pausa per riempire la bottiglia ad una fontana, visto che prevedo di pranzare guidando (memorabile un sorpasso a un camper tra due tornanti mentre azzanno il panino allo speck!).
giunto a riva del garda già leggo 35° e boccheggio, all'imbocco dell'autostrada mi sigillo nell'abitacolo, attacco il clilmatizzatore e viaggio spedito verso i 37.5° della bassa padana con ancora impresse le immagini dello splendido giro di oggi.

verso il gpm


gpm

discesa sulla vecchia strada militare

tremosine e il garda (sotto la cappa di "fiato")

autoscatto

foto by biker tedesco


garda


inizio della discesa verso leano


lago di ledro


traccia